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PRESERVARE COME MISSIONE

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Ho scelto il percorso della fotografia analogica per l'emozione

che continuo a provare nell'ammirare vecchie fotografie in bianco e nero associandole istintivamente a una nobile maestria artigiana,

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per il timore di perdere valori, saperi e gesti di una cultura secolare tramandata nel tempo,

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per le opportunità offerte dalla stretta relazione tra scelta della luce, sviluppo del negativo e stampa fotografica, nel rappresentare consapevolmente molteplici visioni espressive.

 

Ho scelto la fotografia analogica non per sfizio o nostalgia ma come opportunità di crescita interiore legata alla ricerca di un'identità autoriale.  â€‹â€‹

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La magia creata

dal viaggio della luce

"C'è un qualcosa di unico nella creazione di una fotografia, con i sali d'argento che prima catturano la luce sulla pellicola negativa, quindi la restituiscono sulla carta fotografica. E' la perfetta simbiosi di elementi naturali che chiudono il loro ciclo espressivo, forti dell'interpretazione dell'autore. Proprio per questo motivo, il compimento di un percorso fotografico non può essere altro che la  stampa finale.

"La fotografia analogica richiede tempo e il tempo dedicato alla fotografia analogica preclude una passione viscerale, quasi morbosa. Nei miei dove, lasciandomi avvolgere l'anima dall'aria sottile delle alte quote come dalle evanescenti nebbie che lambiscono le colline della campagna, spesso ritrovo me stesso, contagiato dal desiderio di rappresentare le mie visioni. Solo con il bianco e nero interpretato dai sali d'argento, platino e palladio, sento di dare un senso compiuto al mio concetto di fotografia".

Nel 2024, Fabio Menino ha vinto il primo premio nella categoria Analog / Film Landscapes agli International Photography Awards di Los Angeles, California, con una fotografia che ritrae un paesaggio del Monferrato 

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Platino Palladio Tipia, la Regina delle Tecniche di Stampa Fotografiche

"Probabilmente la fotografia è solo quell’istante magico che nasce e finisce con il “click”, questo è “ciò che si vede”, poi inizia il “mondo della stampa” con le sue molteplici possibilità.

 

Platino e palladio sono costituiti da molecole molto fini riuscendo a creare una struttura più ampia rispetto agli altri minerali ferrosi, infatti la ricchezza dei toni grigi offerta dal platino e dal palladio non è paragonabile a nessun'altra tecnica".

Dal 2024, per le stampe a contatto al platino-palladio, Fabio Menino collabora con Giancarlo Vaiarelli, uno degli ultimi maestri artigiani di questa antica tecnica, già allievo del celebre fotografo e stampatore americano Dick Arentz. 

Il lato intimo della fotografia

"Al pari di un pittore con la scelta del tipo di colori che intende utilizzare, per un fotografo la scelta della luce è uno degli elementi più peculiari della sua cifra stilistica. La luce è un aspetto intimo ed è strettamente collegata alla personalità del fotografo: è addirittura in grado di suggerirgli se scattare una fotografia o se rimanere semplicemente in silenzio limitandosi a contemplare.

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La fotografia di paesaggio richiede l'attitudine a prendersi il giusto tempo da dedicarle. Ho spesso trascorso intere giornate ad aspettare fiducioso il momento propizio; più di una volta, forse per un senso di responsabilità nel rappresentare la bellezza di un paesaggio senza sminuirla, quel momento non è arrivato, quindi ritorno sui luoghi del mio vedere in fiduciosa attesa.

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Quando il rapporto con la natura si trasforma in qualcosa di intimo, una montagna, così come un albero o un profilo dell'orizzonte prendono magicamente vita e riesco ad instaurare un rapporto estremamente personale con tutti gli elementi naturali. 

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Riprendersi il tempo,

momenti unici lungo il

massiccio del Monte Bianco

"La purezza di un’ultima frontiera naturale, dove l’aria sottile permea gli spiriti, il ghiaccio perenne accarezza le irte guglie, le acque scivolano veloci lungo le valli e dove gesta audaci scrivono la storia.

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Il Monte bianco è un microcosmo a sé stante, così lontano dal vivere comune da rappresentare una vera e propria porta di accesso al paradiso dell'immaginazione, dell'ispirazione e della creatività." 

Fabio Menino attualmente sta portando avanti un progetto personale volto a testimoniare le bellezze naturali del Monte Bianco, tra Italia e Francia. Per il suo intento si avvale di una camera fotografica analogica di medio formato, con pellicola negativa in bianco e nero nel formato 6x6 e di una camera folding con lastre fotografiche nel formato 20x25 cm.

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