RIPRENDERSI IL TEMPO

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L'esplorazione di un territorio pedalando lentamente, osservando, meditando e fantasticando, nell'attesa di quell'unica frazione di secondo coincidente con l'ispirazione. La lettura della luce, incidente e riflessa, annotando ripetutamente i valori indicati dall'esposimetro tenuto in mano per poi imprimerli sulle ghiere dell'obiettivo. La scelta della pellicola più idonea per ciò che immagina la mente e il suo caricamento nel dorso della camera fotografica. Il posizionamento sul cavalletto e la scelta della composizione. La messa a fuoco manuale, precisa, e il dito che preme sul filo di scatto fino al termine del click. Lo sviluppo del negativo in camera oscura, i provini a contatto e la spasmodica speranza che l'ispirazione sia stata quella giusta. Poi, finalmente, la magia della stampa dove l'immaginazione si trasforma in realtà e la realtà in immaginazione.

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Questo è quanto di così intimo, stimolante e creativo io intendo per fotografia, senza fretta,

assaporando il piacere di riprendersi i proprio tempo.